Conclusione duplicazione protesi in laboratorio
  1. Ad indurimento avvenuto dell'arcata dentaria, si rifinisce e si creano dei fori sull'arcata stessa, per la successiva ritenzione della resina palatale (figg. 13 e 14)
  2. Si riposiziona con cura l'arcata dentaria all'interno dell'arcata in alginato (Per evitare eventuali movimenti indesiderati dell'arcata durante la successiva iniezione della resina palatale consigliamo di fissare con una piccola dose di collante , la protesi ben alloggiata nella sua impronta - fig. 15)
  3. Si chiude la muffola MDP con le sue viti e chiave in dotazione. La precisione del riposizionamento del controstampo è assicurata dal sistema autocentrante (fig. 16).

fig. 13

fig. 14

fig. 15

fig. 16
  1. Si impasta la resina palatale rosa e con l'apposita siringa in dotazione al sistema MDP si procede all'iniezione della resina. E' importante ricordare che la muffola presenta due fori di iniezione per il corretto bilanciamento di pressione e distribuzione sull'intera arcata dentaria e palatale. La resina si inietta nel foro più grande finché non comincia a fuoriuscire dal foro opposto di più piccolo diametro (fig. 17).
  2. fig. 17

  3. Dopo la completa polimerizzazione della resina, si procede all'apertura della muffola e all'estrazione della protesi (figg. 18 e 19).

fig. 18

fig.19
  1. Per la rifinitura del manufatto protesico si seguono le normali procedure operative e, terminata la lucidatura, la protesi così ottenuta può essere inviata allo Studio dentistico (fig. 20)

fig. 20

  1. Visione del duplicato della protesi eseguita con la tecnica MDP

fig. 21

fig. 22

La foto 21 mostra l'originale e la foto. 22 il relativo duplicato.

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